Ad esempio, un’esigenza attuale dovuta soprattutto allo sviluppo degli smartphone, nostri assistenti digitali, e di Internet, è la connettività sia wifi che via cavo: una connettività veloce, adeguata alle esigenze di trasferimento dati di oggi. Il cittadino che si muove in città, deve poter consultare siti internet, dati di traffico, trasporti, video, foto, mappe, ecc. Ma deve anche poter fruire di molti servizi da casa e dall’ufficio, attraverso connessioni veloci via cavo.
Quindi le città devono offrire connettività mobile e fissa a tutti. Che la tecnologia si chiami 5G, 7H, G8 o che la banda sia ultra, iper, super larga, a poca importanza per il cittadino che misura il servizio in base all’efficienza prestazionale, non in base a sigle e denominazioni.
Un altro esempio è legato al mondo dei trasporti. I cittadini hanno la necessità di muoversi in città, in autonomia. Quindi se si sconsiglia l’uso dell’auto propria per ridurre traffico e inquinamento, si devono offrire servizi di trasporto pubblico, di car/bike/scooter sharing adeguati, operativi ed efficienti. Inoltre al cittadino non servono tante applicazioni dedicate ai singoli servizi, ma una App che consenta di avere uno scenario completo per poter sceglie il miglior servizio utile in quel momento.
Ed ancora, se il cittadino ha l’esigenza di richiedere documenti o di presentare domande, deve poterlo fare facilmente e senza fare code. Così gli uffici pubblici, le aziende di servizi, le scuole, le banche, devono offrire servizi via web efficienti, intuitivi e semplici.
Studiando i comportamenti e gli usi dei cittadini, si possono mettere a punto servizi veramente utili, facendo crescere l’intelligenza di una città. Forum ed altri strumenti partecipativi possono aiutare molto i progettisti nelle scelte tecnologiche.
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